The Beatles, chi non li conosce...

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Daniele Italico
view post Posted on 24/7/2009, 14:34 by: Daniele Italico




Da beatlesmaniaco non poteva mancare questa discussione nel mio circolo...

da rockol.it

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John Lennon, Paul McCartney, George Harrison, Stuart Sutcliffe e Pete Best suonano insieme con il nome di Silver Beatles nel 1960 a Liverpool. Nell’estate di quell’anno si esibiscono ad Amburgo, in Germania, e nel 1961 incidono il primo 45 giri come gruppo d’accompagnamento del cantante Tony Sheridan. Nell’autunno di quello stesso anno Brian Epstein, negoziante di dischi trasformatosi in manager del gruppo, riesce ad ottenere un provino con la Decca, dove i Beatles vengono scartati. Epstein riprova alla Parlophone, dove è George Martin a prendersi a cuore il progetto. Dopo un cambio di formazione – esce Pete Best, entra Ringo Starr, mentre Stuart Sutcliffe aveva già lasciato la band qualche tempo prima – il gruppo pubblica un primo 45 giri, LOVE ME DO, e un secondo, PLEASE PLEASE ME, che balza in testa alle classifiche, dando il via ad un successo senza precedenti - fatto di numeri uno in classifica, di una febbre collettiva chiamata Beatlemania che contagia i teenagers di tutto il mondo, di cambiamenti cruciali ancora oggi alla base del pop e del rock - che si arresta soltanto otto anni dopo, con lo scioglimento del quartetto.
Le tappe fondamentali del gruppo sono scandite da eventi clamorosi, come l’invasione degli Stati Uniti nel 1964 (cinque canzoni nei primi cinque posti in classifica), due film come “A hard day’s night” e “Help!”, l’onorificenza di Baronetti consegnata al gruppo dalla Regina Elisabetta II nel corso di una cerimonia a Buckingham Palace nel 1965, la crociata contro il gruppo intrapresa negli Stati Uniti dopo la frase «Siamo più famosi di Gesù Cristo» che Lennon pronuncia nel 1966. Sono gli anni di successi come A HARD DAY’S NIGHT, BEATLES FOR SALE, HELP, RUBBER SOUL, e di canzoni come “I want to hold yor hand”, “Ticket to ride”, “Yesterday”, “Yellow Submarine”, tanto per citare alcuni titoli in una produzione molto conosciuta.
Nonostante il successo mondiale, il gruppo – sul finire degli anni sessanta – comincia a soffrire di una certa stanchezza segnata anche dai malumori tra i vari componenti. Nel 1968 viene pubblicato THE WHITE ALBUM, un trionfo, in cui però emerge una volta per tutte la volontà dei Fab Four di esprimersi singolarmente piuttosto che ancora come un gruppo. L’anno successivo esce invece ABBEY ROAD, lavoro più complesso sia nei testi sia negli arrangiamenti musicali, che vede anche la consacrazione di George Harrison come grande compositore alla stregua di Lennon-McCartney grazie ai successi di “Here comes the sun” e “Something”.
LET IT BE, il loro ultimo disco uscito nel 1970, viene portato a termine nonostante Paul McCartney sia in rotta con il manager perché vuole che a curare i profitti dei Beatles sia il padre di sua moglie Linda, Lee Eastman.
La fine dei Beatles viene proclamata il 10 aprile dello stesso anno con un annuncio di Paul McCartney che nel frattempo ha già cominciato a lavorare a progetti solisti .
E’ solo nel 1996 che quel che resta dei Beatles torna insieme in sala di registrazione per lavorare ad un documentario sulla loro storia e a tre doppi antologici cd comprendenti inediti e alternate versioni dei loro classici, compresi due brani inediti di Lennon.
Dopo la morte di Lennon nel 1980 e quella di Harrison nel 2001 a seguito di una lunga malattia, sempre lo stesso McCartney dichiara – nel 2007 –di voler completare “Now and then” , canzone su cui la band ha lavorato durante la realizzazione di ANTHOLOGY, scritta con nuovi versi utilizzando una nuova traccia di batteria di Ringo Starr e delle registrazioni d’archivio della chitarra di George Harrison.
Alla fine del 2007 i due Beatles superstiti sono chiamati a suonare in Israele per festeggiare sessant’anni dalla sua costituzione.

 
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