Niccolò Paganini, biografia

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Daniele Italico
view post Posted on 15/7/2009, 14:55




Ho dedicato questo circolo a Niccolò Paganini perché oltre ad essere un ottimo musicista italiano è anche un mio lontano parente(abbiamo lo stesso ceppo di cognome).

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Quarto di sei figli, Niccolò proviene da una famiglia originaria di Carro (La Spezia). Il padre Antonio di occupava di imballaggi al porto ed era un appassionato di musica. La madre si chiamava Teresa Bocciardo. Il primo strumento a cui Niccolò, ancora giovanissimo, si avvicina, è il mandolino: il padre, che gliene insegna i rudimenti, lo spinge tuttavia allo studio del violino già dall’età di dieci anni. Il suo primo maestro è un certo Giovanni Cervetto (o Servetto), ma già due anni più tardi Paganini cambia maestro e studia con Giacomo Costa. Leggenda vuole che Antonio Paganini costringesse il figlio per ore in solitudine nella cantina della casa di Genova, spingendolo a esercitarsi senza sosta.
A Niccolò bastano due anni di studio per cominciare a farsi ascoltare in qualche chiesa di Genova e, per pagare al figlio un maestro migliore, nel 1795 Antonio gli fa tenere un concerto a pagamento presso il teatro di Sant’Agostino, durante il quale esegue le 14 variazioni sull’aria piemontese "La Carmagnola", per chitarra e violino.
L’anno dopo la prima audizione del piccolo violinista a Parma, dal maestro Alessandro Rolla, che è il primo a incoraggiarlo a studiare anche composizione, con il contrappuntista Gasparo Ghiretti.

All’età di 18 anni, nel 1800, Niccolò è a Livorno impegnato in diversi concerti e l’anno dopo suona nella Cattedrale di Lucca in occasione della festa di Santa Croce.
Un momento importante per la carriera di Paganini è senz’altro quello in cui, in seguito a una serie di concerti tenuti a Livorno, il commerciante Livron gli regala un violino del 1740, chiamato poi il Guarneri del Gesù e, da lui, “il Cannone”. È, questo, uno degli strumenti musicali più preziosi al mondo e, attualmente conservato a Palazzo Tursi a Genova, viene fatto suonare in occasioni molto speciali soltanto ai migliori violinisti del mondo. In questo periodo Paganini scrive opere come la “Sonata Concertata M.S. 2 e la Grande Sonata per chitarra M.S. 3”.
Tra il 1805 e il 1809 è al servizio alla corte di Lucca della Principessa Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, al cui marito, Felice Baciocchi, impartisce lezioni di violino. Si unisce poi, assieme al fratello di Elisa Carlo, anch'egli violinista, all'orchestra di corte cimentandosi inoltre nella direzione d'orchestra. In tale veste dirige "Il matrimonio segreto” di Cimarosa.

La vita a corte non sembra andare a genio all’irrequieto Paganini, che nei tre anni successivi si dedicherà principalmente all'intensa attività concertistica che svolge soprattutto in Emilia e Romagna. È datato 1813 il debutto al Teatro alla Scala e al Teatro Carcano di Milano.
Nel 1814 rientra a Genova, dove intreccia una relazione amorosa con Angiolina Cavanna, insieme alla quale fugge a Parma. L’inaspettata gravidanza della compagna gli costa una denuncia, sporta dal padre di lei, per ratto e seduzione di minore, che rinchiude in carcere per circa dieci giorni.
Da Milano a Venezia e Trieste e poi nel 1818 a Torino, Piacenza e Bologna, dove conosce Marina Banti che intende sposare e incontra Gioacchino Rossini e la cantante Isabella Colbran.
"Non più mesta accanto al fuoco", per violino e orchestra M.S. 22” e “Sei sonate per violino e chitarra M.S. 26 M.S. 27” sono le opere più celebri di questo periodo.

L’attività di Paganini concertista si sposta poi a Roma, Napoli e Palermo (1819-21). A Roma il pittore Ingres lo ritrae in un famoso disegno, e un incontro con il Cancelliere Metternich gli porta un invito a Vienna, al quale dovrà rinunciare causa problemi di salute: Paganini aveva contratto la sifilide. Si trasferisce allora a Milano, dove viene assistito dalla madre. Forse in occasione del suo soggiorno a Cernobbio, conosce la cantante Antonia Bianchi, con la quale convive per alcuni anni, e dalla quale avrà l'unico figlio: Achille.
Nel 1825 si reca con Antonia Bianchi a Roma per una serie di concerti in vari teatri e quindi a Napoli e a Palermo dove, nel luglio del 1825 nasce Achille.
Nel 1827 riceve l'onorificenza dell'Ordine dello Speron d'Oro, conferita dal papa Leone XII e l’anno dopo Paganini, tornato del tutto in salute e libero dagli impegni, parte finalmente per Vienna rispondendo all’invito di Metternich. Lì, acclamato dal pubblico dei maggiori teatri, viene costretto a replicare il concerto più e più volte. Napoleone lo nomina proprio "virtuoso da camera". Sempre a Vienna si separa legalmente dalla Bianchi, ottenendo l'affidamento del figlio. A Praga entra in contatto con Julius Schottky, da lui nominato suo "biografo ufficiale".

Tra il ’29 e il ‘30 Inizia una fortunata tournée in Germania con una parentesi in Polonia dove conosce Frederick Chopin e incontra nuovamente Lipinski, conosce Schumann e Clara Wieck, Spontini, Meyerbeer. Il re di Prussia lo nomina "Maestro di Cappella" di Corte. A Francoforte, dove insieme con il figlio elegge la propria residenza, entra in contatto con Karl Guhr che, avendolo osservato e studiato da vicino, scrive un trattato sulla tecnica violinistica paganiniana, tradotto in più lingue. Durante una tournée in Inghilterra conosce un nuovo amore, Charlotte Watson, figlia del suo accompagnatore al pianoforte, e se ne innamora, meditando di fuggire con lei in Francia, ma a Boulogne ne incontra il padre e scoppia lo scandalo. Paganini torna allora in Italia per prendere possesso di una villa a Gajone, nei pressi di Parma. Gli viene conferita una medaglia d'oro appositamente coniata dal Comune di Genova.
Nel novembre 1835 Maria Luigia Duchessa di Parma e vedova di Napoleone, lo invita a far parte della Commissione Artistica del Teatro Ducale, per il quale egli prepara un progetto molto interessante. Tiene concerti a Parma anche in veste di Direttore. La Corte gli conferisce ampi poteri nominandolo sovrintendente. Lasciato l'incarico nel 1836, si reca a Torino ottenere la legittimazione del figlio.

Nel 1839, quando la malattia è tornata ad affliggerlo, Paganini effettua un viaggio a Marsiglia, a Balaruc e Vernet per delle cure termali che tuttavia non gli restituiscono la possibilità di suonare. Si dedica allora al commercio di strumenti ad arco. Nel 1840, dopo un breve soggiorno a Genova, si trasferisce a Nizza, dove le sue condizioni di salute peggiorano in maniera irreparabile, aggravate anche da una tisi laringea che lo rende del tutto afono.Muore il 27 maggio.
Per promuovere l'attività concertistica dei violinisti debuttanti, dal 1954 per 51 edizioni si è svolto annualmente (ora solo negli anni pari) a Genova, nel mese di ottobre, presso il Teatro Carlo Felice, il Premio Paganini. Il concorso, di notevole difficoltà, è articolato in 3 fasi e nelle prime 2 l'ingresso in teatro è libero ed è possibile ascoltare vari pezzi per violino solo, con accompagnamento di pianoforte e, nella finale, concerto con orchestra. I 6 finalisti vengono premiati e il 12 ottobre al vincitore è concesso l'onore di suonare "il Cannone”.

Hanno detto di lui:
“Paganini fu un dono unico, irripetibile”. (Uto Ughi)

“Descrivere la personalità artistica ed umana di Paganini non è cosa semplice. In lui convivono e si intrecciano diversi aspetti, tutti ugualmente importanti per una conoscenza minimamente approfondita. Paganini grande violinista e incantatore, Paganini compositore, Paganini esecutore e direttore d'orchestra, Paganini divo romantico”. (Lorenzo Costa)

“Col passare degli anni la voce del suo 'Cannone' si fa sempre più flebile, come la sua stessa voce, ormai destinata ad ammutolirsi del tutto a causa della tisi laringea che lo affligge da tempo”. (Edward Neill)

Fonte: fondazioneitaliani.it



SPOILER (click to view)
Moto Perpetuo di Paganini versione Rock. ^_^
 
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Francesco Decimo Italico
view post Posted on 15/7/2009, 15:23




Buona fortuna per il tuo nuovo circolo.
 
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Nicoliberale
view post Posted on 16/7/2009, 13:02




Paganini era il diavolo...:lol:
 
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Gneo Sergio Catilina
view post Posted on 16/7/2009, 18:30




Paganini non ripete. Bella dedica, al più grande genio musicale italiano!
 
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Fede#91
view post Posted on 29/7/2009, 10:30




Io odiai assai Paganini.. Il mio prof mi diceva sempre che "Paganini non ripete", per l'appunto, ed ogni volta che non avevo capito qualcosa.. m'attaccavo, insomma

Comunque, Buona Fortuna per il circolo bello bellissimo ;)
 
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Daniele Italico
view post Posted on 29/7/2009, 13:50




Grazie :D
 
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Francesco Agricola Catone
view post Posted on 16/8/2009, 13:23




CITAZIONE (Gneo Sergio Catilina @ 16/7/2009, 19:30)
Paganini non ripete. Bella dedica, al più grande genio musicale italiano!

il più grnade genio musicale italiano a mio parere è stato e sempre sarà Giuseppe Verdi, seguito a ruota do Niccolò Paganini e Giacomo Puccini.
 
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6 replies since 15/7/2009, 14:55   236 views
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